Oggi in cucina ogni regola è sovvertita. Da mero spazio di lavoro, spesso da nascondere alla vista, questa stanza ha acquisito una nuova centralità. Perchè la vita sociale si è fatta meno formale (e non possiamo che rallegrarcene), ed un nuovo concetto di casa ha preso forma. La cucina così, è ora incentrata sulla convivialità, intesa come punto d’incontro perfetto fra la vita privata e quella in compagnia. Senza più confini. Qui mangiamo, studiamo, lavoriamo al pc, prendiamo un caffè con le amiche. E verso sera ogni aperitivo è una piccola festa, un piacere che deriva proprio dallo stare a tavola con gli altri. Con meno convenzioni e più consapevolezza di quanto sia importante assaporare i momenti.

D’altra parte, per renderci conto di quanto l’ambiente cucina si sia evoluto, basta sfogliare le riviste d’arredo, consultare i blog più di tendenza o fare un salto sui siti delle aziende leader del settore (io non manco mai di seguire le novità di Doimo cucine, vero punto di riferimento in quanto a qualità e design). Le separazioni di un tempo sono cadute per adattarsi alle nuove abitudini di vita. Se fino a qualche anno fa in cucina si riuniva solamente la famiglia ora qui si accolgono gli ospiti: gli spazi si sono fatti necessariamente più ampi e versatili e gli arredi si sono pian piano adattati alle nuove esigenze.


Un piano snack per creare la giusta atmosfera


Accanto al classico tavolo è sempre più facile trovare un piano snack, estensione del top della cucina e soluzione easy per ogni occasione. Dalla preparazione dei pasti, al caffè del mattino, fino al piacere di un aperitivo seduto su comodi sgabelli come nei migliori film, un bancone ormai è un arredo quasi indispensabile in ogni cucina ed il sostituto ideale dell’angolo bar, tanto in voga negli anni ’80 (ricordo ancora quanto da piccola fossi attratta da questo piccolo spazio prezioso nella casa degli zii, segno di una passione già in erba :D).

Mentre nelle grandi cucine il piano snack si fonde spesso con un’isola centrale, vero e proprio fulcro della convivialità, allo stesso modo e con altra veste esso può divenire il punto di forza delle piccole cucine. Anche in una stanza di pochi metri quadrati sarà così possibile cucinare e mangiare in comodità, sorseggiare un bicchiere in comodità senza il bisogni di sedersi attorno ad un grande tavolo.


Come progettare il piano snack della cucina?


La progettazione del piano snack si fonda su di un semplice principio: dar vita ad un piano aggiuntivo, pratico e versatile. Qui devi poterti sedere, grazie ad un paio di comodi sgabelli, che sistemerai sotto al piano stesso quando non servono. Un piano di facile utilizzo che ti permette di ottimizzare lo spazio in una piccola cucina tanto quanto di rendere più easy una cucina importante.

Solitamente questo bancone è più alto di un normale tavolo da pranzo, spesso estensione delle basi della cucina. L’altezza va quindi da un minimo di 75 cm fino ad un massimo di 105 cm, considerando i 90 cm la misura ideale quando prolungamento del top. Per individuare la giusta altezza è importante considerare le proprie abitudini: un bancone più alto è adatto a una colazione veloce e al momento dell’aperitivo, mentre il bancone più basso può spesso sostituire il tavolo da pranzo. Il piano può poi avere gambe di supporto come essere progettato a sbalzo ed essere realizzato nello stesso materiale del piano cucina o a contrasto (ad esempio in legno massello), molto dipende dallo stile scelto per l’intero ambiente e dall’atmosfera che si vuole creare. Tu cosa preferisci? La calda linearità scandinava, le rigide forme del minimalismo più contemporaneo o i tocchi vintage ed industrial tanto di tendenza?

1 commento

Lascia un Commento

Vuoi partecipare alla discussione?
Fornisci il tuo contributo!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *