Può capitare di rimanere delusi da una ristrutturazione, di sentire che l’anima del luogo è andata persa. E’ quello che è successo al proprietario di quest’abitazione che si trova all’interno di un vecchio magazzino londinese. E così al primo intervento ne è seguito un secondo il cui scopo era l’eliminazione del superfluo ed il recupero dello spirito industriale di questo spazio. I controsoffitti e le divisioni interne hanno così lasciato spazio ad un ampio loft di 104 mq dal sapore newyorkese. Il tutto è stato realizzato dallo studio FORM design architecture.
Il recupero da manuale di uno spazio industriale
A contrastare il calore delle vecchie tavole utilizzate per il parquet (sapientemente recuperate da una cappella gallese), per tutto il resto della casa (dai muri in mattoni alle ampie finestre, dall’illuminazione all’arredo) è stata scelta una finitura bianca. Uniche eccezioni il tocco di colore dato dai divani (Togo, lo storico modello disegnato nel 1973 da Michel Ducaroy e prodotto da Ligne Roset) ed il total grey del blocco servizi. La nuova, semplicissima, distribuzione degli spazi regala una sensazione di piacevole calma ed allo stesso tempo risulta tutto ben organizzato grazie proprio all’inserimento di un cubo rivestito in acrilico lucido bianco che svolge la doppia funzione di dividere la zona notte ed accogliere il doppio servizio e la lavanderia. L’intero spazio risulta così discreto, semplice e minimale ma mai freddo.
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