Il primo del mese il PC ha deciso di dare fortait, purtroppo non era un pesce d’Aprile. Sono stati 8 giorni di riposo forzato dai mie blogs; il mare (che tanto mi piace in questa stagione) ha aiutato a superare la crisi d’astinenza da Internet. Le lunghe passeggiate sulla sabbia con Maya ed i nanetti, le mangiate di Pasqua e Pasquetta, il caos della family intera hanno contribuito. Oggi per fortuna riemergo, con un computer di recupero, tanto caos e la mente decisamente appannata. Rimango ancora virtualmente in ferie e vi lascio questa casa strepitosa vista lago, sulla sponda svizzera del Lago Maggiore.


Una bellezza da togliere il fiato


Il recupero della vecchia abitazione in pietra è opera dello studio Wespi de Meuron Romeo Architettura . Il progetto è ardito, rendere bello ciò che potrebbe sembrare semplice rovina. Creare una casa dove il nuovo emerge poco alla volta, come in un gioco di scatole cinesi. Una bellezza inattesa, che toglie il fiato. Sul versante di fronte al lago, una facciata in vetro è stata posta ad una distanza di circa 60 cm dal vecchio muro in pietra. Questo permette un miglior isolamento termico ma soprattutto crea una straordinaria nuova prospettiva permettendo la conservazione della facciata in pietra originaria. Inoltre l’apertura permette una luce alle stanze altrimenti impensabile viste le strette vie del villaggio.Pietra, legno di larice, cemento per i pavimenti e intonaco grigio per pareti e soffitto. Pochi semplici elementi ed una convivenza perfetta fra nuovo ed  antico. All’esterno è stata rimossa la scala in pietra così da fare nuovamente spazio alla piccola piazza del paese di fronte alla casa, con la vecchia fontana e panchina a creare un piccolo luogo di aggregazione.

Wespi de Meuron Romeo Architecture, Hannes Henz Photo |

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