Immaginate di poter riscaldare la vostra casa senza l’uso di termosifoni, stufe o quant’altro. Immaginate un’abitazione ecosostenibile dove grazie ad un super isolamento delle pareti e del tetto il calore non possa disperdersi verso l’esterno. Ecco, questa è la casa passiva. Si tratta precisamente di un edificio che assicura il benessere termico senza o con una minima fonte energetica di riscaldamento interna all’edificio proprio per il fatto che sfrutta al meglio il calore del sole che penetra attraverso le superfici vetrate e utilizza i guadagni termici che derivano dalle attività umane svolte tra le mura.
Da vecchio fienile a casa ecosostenibile
Underhill House è la prima casa passiva certificata in Inghilterra e si tratta di un progetto di non comune bellezza, nato sulle rovine di un fienile vecchio di 300 anni nella zona di Cotswolds. Frutto di un progetto dell’architetto Helen Seymour-Smith, la casa è letteralmente scavata nella collina così da garantire il minimo impatto ambientale e sfuttare al meglio le proprietà termiche del terreno.
La struttura è realizzata in calcestruzzo lasciato esposto internamente per sfruttare al meglio i vantaggi termici, ha una vetrata rivolta a sud, che aiuta l’accumulo di calore, ed è altamente isolata nel pavimento, tetto e nelle pareti. La casa ha anche un sistema di ventilazione meccanica per fornire un’eccellente qualità dell’aria e recupero di calore ad alta efficienza. Molto creativa (ed allo stesso tempo efficace nel contenere la dispersione sonora data dal cemento a vista) è stata la scelta di utilizzare in serie dei pannelli acustici di diversi formati. L’architetto ha progettato dei pannelli curvi che vanno a contrastare la spigolosità dell’abitazione dando così vita ad uno spazio più che accogliente.
Prendete spunto da: l’esposizione a sud delle vetrate per il massimo accumulo di calore, la tettoia fotovoltaica che garantisce autosufficienza energetica, l’uso di pannelli acustici isolanti come decorazione, l’integrazione perfetta del nuovo nel vecchio.
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