In questi giorni ho viaggiato spesso in auto, quasi sempre sovrappensiero. La strada, sempre la stessa, ormai si percorre da sola e non mi capita con facilità di liberare la mente e osservare quello che mi circonda. Ma a volte la meraviglia ti avvolge, quando meno te l’aspetti. E così, nel rallentamento di una rotonda, l’altra sera ho girato lo sguardo. Gli occhi si sono improvvisamente riempiti di bellezza, quella bellezza così semplice e devastante che ti costringe a pensare che un senso tutto quello che facciamo lo deve avere. Là in mezzo al nulla, quasi sottovoce, ecco un papavero e poi un’altro e poi un’altro. Ed in mezzo lo spendore dei fiordalisi.
Da allora, quello è il mio appuntamento fisso con la bellezza; so che non importa quanto sia lunga la strada e poco accattivante la meta, al passaggio ci sarà quel campo di papaveri e fiordalisi a riconciliarmi col mondo.
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