In casa, si sa, lo spazio non basta mai. Ecco perchè spesso diventa essenziale sfruttare il sottotetto come stanza supllementare da dedicare all’archiviazione. Era così per me nella prima casa e quando la famiglia è aumentata con l’arrivo della Princi non avrei potuto sopravvivere senza quella piccola botola che si apriva sulla soffitta. Lassù ho riposto ogni cosa, dalla prima sdraietta al seggiolone, dal box ai tanti passeggini acquistati ad ogni viaggio (perchè noi sempore così abbiamo viaggiato, partenza leggera e poi acquisto in corsa sull’onda della stanchezza incombente). Ma una semplice botola può bastare per semplificarci la vita? Non senza l’aiuto di una pratica scala retrattile.
Il fascino dell’utile nella scala retrattile a pantografo
Al giorno d’oggi, specialmente per chi vive in città e si ritrova a ristrutturare un locale abitativo in densi agglomerati urbani, la scala retrattile rappresenta la migliore tra tutte le strategie salvaspazio. Parliamo, naturalmente, del caso in cui si voglia sfruttare al meglio una soffitta, un sottotetto, situati nell’ambito di un ridotto vano abitativo o lavorativo.
Negozi, studi, spazi adibiti al gioco dei bambini oppure all’archiviazione di documenti ed oggetti, beneficiano oggi della tecnologia che sottostà alla creazione di scale retrattili pre-assemblate, memorizzate oppure manuali.
Botole e scale segrete
Il buco nel soffitto – la cosiddetta botola – necessita di una scala con cassonetto pre-assemblato, che sarà semplice installare o farsi installare. L’apertura/chiusura a forbice, poi, consentirà di far sparire la scala dalla vista e dal proprio cammino, quando non più necessaria, occupando pochissimo spazio.
Non è forse questo lo scopo, quando si sfrutta un locale dalle dimensioni ridotte? Ogni centimetro è prezioso. E rendere calpestabile la maggior superficie possibile diventa un must. Una vera challenge per architetti, geometri, designer e proprietari!
Consideriamo, oltretutto, che l’occultabilità della scala fa sì che qualsiasi ambiente – seppure antico – possa usufruire di tecnologia moderna, motorizzata e manuale, senza il rischio di un incontro tra stili ed epoche eventualmente conflittuale.
La scala retrattile: mero trompe l’oeil o punto d’onore di una ristrutturazione?
Parlando di “risparmiare spazio”, pensiamo automaticamente a piccoli monolocali, ad aree preposte allo sgombro o meramente professionali! Ed invece, nella realtà della vita cittadina odierna, in cui si afferma sempre più l’ambiente abitativo di tipo “studio-soggiorno-camera da letto”, la scala a soffietto, che potremmo anche definire “zoommabile”, è un elemento che diventa parte integrante dei gesti quotidiani. Nel trasformare una zona da giorno a notte, e viceversa, l’effetto “ a scomparsa” della scala retrattile è, paradossalmente, quel quid di visibilità in più che ogni agente immobiliare noterà e saprà far risaltare.
La scala che scompare all’uopo, infatti, conferisce anche ad un piccolo monovano la sua seconda dimensione, consentendogli … una doppia vita.
Sicurezza e comodità
Le scale retrattili esistono nella versione manuale e nella versione motorizzata. In entrambi i casi si ha la possibilità di attivarle e di farle “scomparire” da entrambe le parti, in modo totale o pressoché totale.
Il massimo dell’altezza raggiungibile, generalmente, è di tre metri, se parliamo di scale retrattili a scomparsa per abitazioni private. Occorre, poi, che la dimensione della botola, lo spessore le soffitto di destinazione, nonché la natura semplice o doppia dei corrimano, siano opportunamente valutati da esperti del mestiere, prima di lanciarsi nella scelta definitiva.
Altri aspetti da considerare e misurare saranno l’altezza a piombo dal soffitto, la leva pantografo (in che materiale: acciaio zincato?), lo spessore dei gradini, il sostegno della salita, il peso dell’intera struttura e, soprattutto, il peso massimo sopportabile dalla stessa. Altri dettagli, rispetto a questi elementi chiave della progettazione, saranno poi il tipo di comando, la scelta dei generatori e così via…
Materiali ed attualità
La scala retrattile, per definizione, si sposa bene col nostro tempo: l’era dei materiali leggeri, impercettibili ed al contempo solidi, “incorruttibili”!
La lega leggera d’acciaio, l’alluminio, lo zinco: questi materiali duttili e pantografabili offrono innumerevoli possibilità, in termini di riduzione degli spessori, dei pesi, di possibilità decorative. E fanno sì che la scala modulare retrattile possa assicurare funzionalità, ma anche soddisfare esigenze estetiche e di arredo efficace. Modernità, funzionalità e sicurezza, insomma, non significano freddezza e costrizione dal punto di vista dell’arredo e del decoro. Il connubio tra materiali, gusto ed armonizzazione rispetto al pre-esistente sono oggi una realtà, che bisogna solo saper fare emergere, con un’attenta ricerca di componenti, produttori, fornitori e strategie di installazione.
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