stefano_occhetti_wine

Prendetemi per pazza, ma questo sarà per me un Natale bellissimo. Al di là del caos che ci circonda, della pandemia globale, dei problemi che verranno. Al di là di tutto io non riesco a non essere felice. Del doman non v’è certezza, diceva un tizio assai più saggio di me, ma il passato ce l’ho ancora bene a mente e lo scorso Natale è stato per me un vero insegnamento. E allora, in questa corsa ad ostacoli senza fine, io voglio imparare a passeggiare, a godermi il panorama fra un impiccio e l’altro. Il segreto è tutto qua, racchiuso nel titolo del libro di Kurt Vonnegut che tengo gelosamente sul comodino, allenarsi alla felicità.


Un motivo in più per esser felici, e brindare


Felicità e libri, da qui parte un altro progetto di vita. Un viaggio incredibile che non sempre ho condiviso, ma ho sempre sostenuto. E che ora, a conti fatti, sono davvero orgogliosa di veder prendere forma con tutta la considerazione che merita. Perchè un giorno un ragazzo (ormai uomo, a dire il vero, ma che i miei occhi di sorella maggiore non sanno veder crescere mai del tutto) ha deciso di inseguire la sua felicità. Abbandonando anni di studio e lavoro, per dedicarsi ad un progetto tanto azzardato quanto entusiasmante: fare vino e farlo con la consapevolezza di voler fare la differenza. Che poi il bagaglio che ci portiamo dietro non smette mai di accompagnarci, ogni giorno della nostra vita è il sunto delle esperienze passate e delle sensibilità acquisite. Nulla avviene mai per caso, e questa etichetta non fa certo eccezione. Qui si concentrano giornate intere di confronti e ispirazioni, la mia insistenza nel proporre quel che più mi piace, la sua testardaggine, la mano esperta di un grafico, la mia incapacità di cedere anche nelle piccole cose, la sua pedanteria sapendo che comunque sempre ci sono. E soprattutto la sua voce, la sua necessità di raccontare una storia oltre al mero lavoro, di dare al vino la giusta dimensione, di portare chi lo degusta all’interno del suo mondo. Eccoci arrivati al capitolo 1 del nebbiolo Stefano Occhetti, ecco raccontata la sua nuova felicità che è anche un po’ mia.


Leggete, degustate e lasciatevi emozionare


0 commenti

Lascia un Commento

Vuoi partecipare alla discussione?
Fornisci il tuo contributo!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *