Eccoci qua. Dopo tutti questi mesi e dopo infinite incertezze, il primo giorno di scuola più primo di sempre è arrivato. Non è stato come un anno fa, come avrebbe potuto? Non è andato tutto bene come avevamo desiderato a gran voce a inizio marzo, le incertezze non sono terminate, i nostri figli cresceranno con un senso di provvisorietà e qualche ansia in più, ma in fondo quando nella vita possiamo permetterci di seguire strade dritte e lineari, senza intoppi e cambi di gomma imprevisti?
Oggi si riparte, cercando una normalità che ci manca quasi come l’aria. Allo stesso tempo non riesco a non sentirmi un po’ persa, un senso di mancanza difficile da spiegare mi pervade. Non sono brava a lasciar andare, non lo sono mai stata. E se questi mesi surreali ci hanno rubato tanto, allo stesso modo ci hanno tenuti stretti. E’ tempo di allentare le maglie, i nostri piccoli ne hanno un bisogno infinito per riuscire a stare al mondo. Oggi il mio nanetto era lì, in fila indiana. Un bacio veloce e via, non si è voltato più. Mi sono scese le lacrime, le ho nascoste e mi sono incamminata verso casa. Anche questa è normalità.
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