Siamo arrivati all’ultimo week-end di Agosto di questa estate pazza. A parte pochi fortunati, per quasi tutti le ferie sono ormai un ricordo. In realtà non che me ne lamenti più di tanto … con la Princi che vorrebbe essere grande ma grande non è ed il piccolo che è più distruttivo di una decina di Autobot messi insieme, proprio sicura che si stia meglio in vacanza non lo sono più! Tuttavia entrare nel solito tram tram non è cosa facile e case come questa, con annessa  pure antica pieve, sono proprio quei luoghi dove (Autobot permettendo) ti senti in vacanza ogni giorno dell’anno. Siamo in Val D’orcia, nel piccolo borgo medievale di Castelmuzio. La proprietà annessa alla chiesa, risalente a fine ‘800, venne forse un tempo utilizzata come ricovero per i pellegrini per poi divenire casa colonica. Situato in un uliveto che continua a produrre olio, l’edificio è collegato alla struttura religiosa da un arco di pietra arenaria che contribuisce con le tre absidi della chiesa a rendere unici gli spazi esterni dell’abitazione.


Una ristrutturazione fra presente e passato


L’intervento di ristrutturazione è stato effettuato dallo studio sardo VPS Architetti che ha trasformato l’antico casale in Casa A2, una residenza su tre livelli con annesso uno spazio per eventi culturali ed artistici. Lo studio ha previsto il restaurio delle facciate, il rinnovo degli impianti e la riorganizzazione degli spazi interni, rispettando ovviamente la volumetria esistente. Il piano terra è stato concepito su diversi livelli per collegare l’ingresso ovest all’uliveto  ad est che si trova su un livello più alto. Al secondo piano si accede sia da una scala interna incassata nella profondità del muro sia da una scala esterna che conduce direttamente ad uno degli spazi ufficio del proprietario. 

(VPS Architetti)

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