Ed eccoci arrivati a Settembre; era inevitabile prima o poi riprendere coscienza di sè. Non poteva durare in eterno questo vivere sospesi fra sogni di belle piscine e spazi esterni perfetti dove sorseggiare buon vino, mangiando e bevendo come se non ci fosse un domani. Alla fine il domani è arrivato e ci ha chiesto di pagare il conto, in chili da smaltire e montagne di vestiti da lavare. E così, se giorni fa ci trovavamo a desiderare una bella villa con vista sul mare greco, ora ci potremmo accontenare di una lavanderia perfettamente organizzata. Un vero lusso, difficile obiettare!

Se siete particolarmente fortunati e lo spazio non vi manca potete pensare di organizzare una vera e propria stanza, con mobili,  tanti ripiani, barre appendiabiti, angolo stiro e quant’altro. Non sarebbe male avere anche una finestra per una buona luce naturale ed un salutare ricambio dell’aria. E se la casa è piccola piccola? In questo caso la soluzione potrebbe essere attrezzare in altezza lo sgabuzzino, oppure chiudere un fondo cieco del corridoio con una porta a tutta altezza e inserire all’interno lavatrice e scaffalatura di servizio. Oppure ancora pensare al sottoscala. Vi sembrerà incredibile quanto riuscirete a sistemare in uno spazio ben studiato.


Le regole per avere una Laundry room prefetta sono poche e semplici:


  1. Prendete bene le misure, per sfruttare ogni centimetro dello spazio a vostra disposizione ( anche in altezza). Non servirà un patrimonio per questo, la mia (manco a dirlo) è tutta made in Ikea.
  2. Fate spazio per i panni sporchi: organizzate, dividete in diversi cestoni se potete. Vi farà risparmiare tempo e pazienza.
  3. Se avete spazio ed il budget lo consente, pensate ad aggiungere un’asciugatrice. Benedirete questa scelta per lungo tempo.
  4. Pensate ad un comodo piano sopra lavatrice. Vi servirà per piegare e riporre i panni, oltre che da appoggio per prodotti e detersivi più usati (che, vi ricordo, non vanno mai tenuti ad altezza bimbo!).

Se alla fine di tutto resta libero un piccolo quadretto di parete, vi rimando all’articolo scritto tempo fa  sui calzini perduti (perchè inutile negarlo, questo è un cruccio che mi trascino dietro da tempo!).

(The Style-files, Houzz, Made by Cohen, remodelista, Projeto Decora, Desire to inspire, Musta ovi, Pihkala, Studio Karin, Hviit, Amando, Casando e Decorando, The house of Philia, Welke, Modscape)

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