Per chi segue il mio profilo Instagram non è una novità, sono da poco tornata da un viaggio entusiasmante nella Grande Mela. Sono stata in effetti un po’ assente da queste pagine, ma il fuso e la stanchezza pregressa che si è fatta sentire tutta in un colpo, mi hanno leggermente destabilizzata. Per non parlare della mole di lavoro che era qui silente ad attendermi al ritorno. In ogni caso, se il fisico è uno schifo, la mente è tornata da New York alquanto galvanizzata: ho adorato la città nella sua parte meno chiassosa, le vecchie scale in ferro, i palazzi eleganti ma mai troppo snob, i viali alberati e le tipiche case del Village, il mix irresistibile di vintage e glamour che pervade i quartieri come Soho e Tribeca, Dumbo e quello scorcio indimenticabile (Ah, per la cronaca… non mi sono fatta mancare neppure la casa di Carrie di Sex and the City :D). E poi abbiamo vissuto la magia della neve, una vera bufera di neve, spettacolo per gli occhi!


E così, ora, New York un po’ mi manca


Per questo oggi si ritorna lì almeno con la mente. Oddio, questa casa non è per tutti; direi quasi per nessuno. Però lo scorcio sui grattacieli della città mi ha riportata al tramonto sui grattacieli che non dimenticheremo tanto facilmente. E poi la superba facciata in ghisa di questo edificio (noto come la Obsidian House e costruito nel 1857 da una delle famiglie più in facoltose dell’epoca) ha tutto il fascino della vecchia New York. Dato il valore storico dell’edificio, l’intervento non ha interessato la facciata principale ed il nuovo attico sul tetto quasi non è visibile dalla strada. In seguito alla ristrutturazione (a cura dello studio WORKac ) l’ultimo piano dell’edificio è stato trasformato in un attico moderno e lussuosissimo, su una superficie  totale di 313 mq.

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